Mi chiamo Simone Alborghetti, ho 25 anni e vivo a Massa in provincia di Massa Carrara.
Fin da piccolo ho sempre sentito la necessità di raccontare storie per questo, dopo il liceo, decido di iscrivermi all'Accademia di Belle Arti di Carrara per esplorare tutte le possibilità di espressione artistica. Dopo tre anni, di cui uno trascorso a Berlino in Erasmus per studiare Design della Comunicazione, mi laureo con il massimo dei voti in Nuove Tecnlogie dell'Arte. Decido poi di proseguire gli studi in Cinema, Fotografia e Audiovisivi sempre presso l'Accademia per avvicinarmi sempre di più al mondo del cinema e della televisione che diventano i miei interessi principali. In particolare mi rendo conto di come la fotografia e la composizione dell'immagine siano gli ambiti tramite i quali riesco ad esprimere meglio la mia visione del mondo.
Realizzo in questi anni diversi cortometraggi, documentari e video promozionali per musei tra cui il museo delle arti Carrara "mudaC".
Nel 2021 termino gli studi ottenendo la laurea magistrale con il massimo dei voti presentando una tesi su una particolare tecnica cinematografica.
Contemporaneamente agli studi ho lavorato come aiuto regista teatrale a importanti spettacoli come "La pulce nell'orecchio", regia di Sandro Querci, e "Il barbiere di Siviglia", regia di Sandro Querci.
Il mio sogno è raccontare attraverso le immagini
Il video è il mezzo migliore che conosco per raccontare il mondo.
L'immagine in movimento mi permette di amplificare quello che voglio esprimere curando ogni dettaglio in ogni inquadratura.
Con la luce posso "dipingere" il mio soggetto e evidenziare un nuovo punto di vista su di esso.
La fotografia è ciò da cui ho iniziato.
Da subito l'ho utilizzata come una macchina del tempo che mi permette di congelare degli attimi di vita attraverso il mio punto di vista e la mia sensibilità.Lavorare in teatro mi permette di raccontare attraverso uno strumento vivo e irripetibile.
Ogni spettacolo e ogni replica differisce dalla precedente, questo aspetto mi porta ad accettare una sorta di perdita di controllo molto stimolante oltre che molto differente rispetto al mondo del video e del cinema.